lunedì 27 gennaio 2014

Inizio a scrivere oggi.
Desideravo raccontare che circa 15 giorni fa ho ricevuto una buona offerta di lavoro.
In realtà la prima offerta risale a prima di Natale, ma 15 giorni fa ho ricevuto l'ultima proposta migliorativa per loro possibile.

Purtroppo l'ho rifiutata.

Si trattava probabilmente del lavoro che sto cercando: assunzione in un'azienda in crescita, ruolo calzato sulla mia esperienza e su quello che vorrei, possibilità di crescere da zero la mia funzione, stipendio più che buono.

Fin qui i PRO.

I CONTRO: necessità di trasferimento in un posto non eccezionale (ma neanche pessimo) che capita in un momento familiare non proprio adatto al trasferimento (secondogenito in arrivo), condizioni economiche più che buone ma in ogni caso solo leggermente superiori alla situazione attuale.

Ed allora il dilemma è stato: a pari condizioni (circa) ne vale la pena di cambiare tutto?
o è più comodo stare dove si è sempre stati anche se poi ce ne si lamenta?
è così forte la mia motivazione di lasciare quello che faccio ora?

Mah...

Fatto sta che ho rifiutato....forse per paura....forse perchè non volevo creare troppo turbamenti in famiglia....

Probabilmente un'occasione persa. Boh....

Oggi ho poi saputo che non hanno ancora trovato nessuno e che se ci ripenso mi prendono....